VERDE, LUMINOSO E ACCOGLIENTE, BENVENUTI NELL’UFFICIO DEL FUTURO

Articolo tratto da Huffpost – 30 maggio 2017

Intere giornate ancorati alla scrivania saranno solo un brutto ricordo

 

 

Un lavoro edificante

 

Gli ambienti all’interno dei quali andiamo a lavorare esercitano un notevole impatto sulla qualità del lavoro che svolgiamo. Una ricerca realizzata ad Harvard ha scoperto che gli uffici dotati di un migliore sistema di ventilazione, di un’illuminazione più naturale e di temperature medie incrementano performance e livello di produttività dei dipendenti, oltre ad aiutarli a dormire meglio quando poi rientrano a casa.

Tutti fattori che vanno anche a incrociare le tematiche ambientali, tanto che l’ufficio del futuro finirà probabilmente per dare la priorità a queste caratteristiche. Possiamo anche lasciarci alle spalle l’idea di ritrovarci ancorati a una scrivania collocata in un determinato luogo. Al contrario i lavoratori verranno incoraggiati a traslocare di volta in volta da una scrivania all’altra, e a farne uso solo quando strettamente necessario.

Colossi della Silicon Valley quali Google e Facebook hanno già adottato questo approccio, per cui gli uffici vengono organizzati in maniera tale da stimolare incontri fortuiti — li chiamano ‘bump’ — nel corso dei quali confrontare nuove idee e strategie.

 

La foresta in ufficio

 

Questo ‘nomadismo’ verrà probabilmente accompagnato da una più nitida consapevolezza di ciò che accade fra le mura dell’ufficio. Le app dei cellulari, il cloud computing e la tecnologia indossabile ci indicheranno quali siano le aree più rumorose e quelle più tranquille, quali riunioni siano in corso e dove, chi c’è e chi non c’è in ufficio. Così che il giorno in cui avrai bisogno di un po’ di tranquillità per concentrarti, saprai subito dove andare — e lo stesso quando invece vorrai immergerti nel flusso del lavoro dei tuoi colleghi, o quando sarai alla ricerca di qualcuno con cui poterti confrontare.

Ovunque ti collocherai all’interno di un ufficio scoprirai un ambiente sempre più rigoglioso, letteralmente, dato che le ricerche dimostrano che in presenza anche solo di qualche piantina sparsa qui e lì gli impiegati risultano più produttivi.

 

Un approccio illuminato

 

Il solare andrà a svolgere un ruolo fondamentale negli uffici del futuro, alimentando gli edifici e redistribuendo l’energia al quartiere nell’ambito delle infrastrutture della ‘smart city’. Lo si può già osservare all’interno di edifici come il “The Edge” di Amsterdam, dove si è perfino riusciti a convincere l’università vicina a installare ulteriori pannelli solari sul tetto in cambio dell’uso gratuito alla corrente elettrica in eccesso.

Ma la luce del sole verrà adoperata anche in altri modi. L’ecoLogic Studio ha ideato un’architettura che definisce ‘biodigitale’ e fa uso di ‘bioreattori’, pannelli contenenti alghe che crescono in proporzione alla quantità di luce a cui vengono sottoposti.

Un altro sviluppo al quale assisteremo negli uffici del futuro è quello dei soffitti e degli atrii inclinati, per convogliare l’acqua piovana all’interno di serbatoi. L’acqua raccolta entra successivamente in circolo nell’impianto idraulico per poi esser riutilizzata, ad esempio, dagli scarichi dei bagni.

 

L’avatar d’ufficio

 

Parlando di hi-tech digitale l’ufficio del futuro finirà per diventare uno spazio sempre più virtuale. I giovani che intraprendono le proprie carriere oggi sono nativi digitali che hanno trascorso gran parte delle proprie vite in compagnia di uno smartphone, quindi per loro l’uso delle app risulta già naturale.

Il suddetto The Edge è già oggi dotato di app in grado di modificare la temperatura ambientale, prenotare sale riunioni, aprire armadietti.

L’Internet delle cose e la stampa tridimensionale ci consegneranno un futuro mutaforma nel quale sedie e scrivanie si potranno conformare alle proprie specifiche necessità. Lo stesso discorso vale per i display olografici da tavolo, che saranno pure oggetti d’uso comune nei film di fantascienza, ma in realtà risultano terribilmente ardui da realizzare. Si assiste già, invece, a innovazioni come quelle del Jenkins Steel robot, adoperato da First Light PR, in grado di fungere da avatar per chi, in un determinato momento, non è presente in ufficio. L’assente sarà infatti in grado di controllarlo a distanza, e di farlo spostare all’interno dell’ambiente di lavoro di modo da poter interagire coi colleghi anche a centinaia di chilometri di distanza.

A risultare piuttosto comune all’interno degli uffici, nel futuro prossimo, sarà poi la capacità di proiettare immagini su qualsiasi superficie, adoperando un apparecchio qualsiasi. Strumenti minuscoli, delle dimensioni di un orologio, sono già oggi in grado di andare a proiettare immagini più grandi sui muri e sugli schermi, e con lo sviluppo dell’OLED e delle nanotecnologie stiamo già muovendo i primi passi all’interno di questo mondo — il computer del futuro potrebbe limitarsi a proiettare uno schermo e una tastiera su qualsiasi superficie risulti utile.

Ecco perché in ufficio il futuro sarà sempre più luminoso, verde e accogliente: sarà quel genere d’ambiente che ti farà venir voglia d’alzarti dal letto al mattino. Altrimenti basterà impugnare il telecomando sul comodino, e attivare il proprio avatar d’ufficio.

 

Articolo completo: http://www.huffingtonpost.it/2017/05/30/verde-luminoso-e-accogliente-benvenuti-nellufficio-del-futuro_a_22109066/